Seguici!




Iran

Agosto 2014

Un viaggio in Iran offre la possibilità di conoscere i molteplici aspetti di un paese penalizzato da una fama che non gli rende giustizia. Al di là dei luoghi comuni, si ha la possibilità di incontrare una nazione che non chiede altro che essere conosciuta per ciò che è, e non per la percezione che se ne ha all’esterno. Un Iran autentico che si scopre nelle città, nella natura, ammirando i siti archeologici e i monumenti ma soprattutto conoscendo persone accoglienti che vivono in un’antica e sofisticata cultura.

Sono infatti le persone a lasciare l’impressione più profonda. Ovunque veniamo salutati e accolti con un sorriso e sempre ci veniva chiesto: “Cosa pensate dell’Iran?”. “Dite ai vostri amici di venire in Iran, è un paese bellissimo!” … e come dargli torto! Gli iraniani amano dire che anche nella casa più modesta e povera si trovano almeno due libri: il Corano e le poesie di Hafez che spesso amano citare. L’Iran è una Repubblica Islamica dove la fede sciita è un aspetto preminente e molto importante della vita degli iraniani. Ciò risulta particolarmente evidente nell’appassionata devozione che circonda determinati monumenti come il santuario di Komeini. Ma la fede ha anche aspetti diversi e più contemplativi come si può osservare per esempio nei silenziosi cortili delle madrase locali. Molte delle festività dell’epoca preislamica sono tutt’ora in auge. La più importante è il No Ruz ovvero il Capodanno iraniano, il 21 marzo, e prosegue per quindici giorni di festeggiamenti in cui tutti viaggiano visitando il loro paese, fanno scampagnate e visite ai principali monumenti e musei. Abbiamo potuto vivere questa festa con gli iraniani assaporando una parte di vita reale e poco turistica della popolazione.
Un viaggio a strettissimo contatto con le persone quindi che fanno da corollario a città magiche come Isfahan, dove la piazza dell’Imam è detta “la metà del mondo”. Questa piazza infatti accoglie edifici che possono essere definiti i più grandiosi del mondo islamico: la cupola in piastrelle azzurre della Moschea dell’Imam, l’eleganza della Moschea dello sceicco Lotfollah e il lusso strepitoso del palazzo Ali Quapu. Nell’epoca degli ipermercati, quasi tutti gli iraniani continuano a far la spesa nei bazar, labirinti di vicoli coperti e caravanserragli come quello di Isfahan dove si trovano oggetti di artigianato come tappeti e miniature su osso di cammello oltre che a spezie, pistacchi e mandorle di ottima qualità. Gli splendori dell’antico impero persiano toccano lo zenith a Persepoli e nella vicina Naqsh-e-Rostam rispettivamente la capitale e la sede dei grandiosi sepolcri scolpiti nella roccia dagli imperatori Dario e Serse. Salendo le monumentali scalinate si ammira l’armonia dei maestosi portali e gli squisiti rilievi e fanno capire senza sforzo quanto Persepoli fosse considerata il centro del mondo conosciuto. Pochi luoghi al mondo invece si sono adattati così bene al proprio ambiente come la città del deserto di Yazd, gioiello di vicoli tortuosi, cupole in piastrelle azzurre, slanciati minareti, bazar al coperto e meravigliose case d’epoca, sormontate dalle torri del vento e rifornite d’acqua grazie ad un ingegnoso sistema di canalizzazione sotterranea. Oggi alcune di queste case storiche sono state restaurate e trasformate in incantevoli alberghi che fanno assaporare il fasto e lo splendore di un tempo passato.

Informati qui