NEPAL TIBET Raid

Una prima in Cina – Tibet del Moto Club Avventure

Programma e Road Book


spedizione moto e carnet

Un altro nuovo raid, una prima assoluta per il nostro Moto Club che comprende i due paesi a ridosso della catena himalayana, il Nepal e il Tibet. Partiremo da Kathmandu dopo aver ritirato le nostre moto arrivate all’aeroporto. Punteremo subito per il Ponte dell’Amicizia per entrare in Tibet. Raggiungiamo Nyalam e proseguiremo per pista secondaria verso la mole dello Xixa Pangma (8012), proseguiamo lungo il corso dello Tsang Po fino al Passo Mayunila a 5151 m e Darchen.Visitiamo la regione del Monte Kailash e puntiamo verso la capitale Lhasa, l’arrivo sarà il momento indimenticabile di questo nostro raid. Visiteremo anche i dintorni con i monasteri di Ganden e Sera. Inizieremo quindi l’ultima parte del nostro raid con il rientro verso il Nepal e lo scavalcamento per la seconda volta della catena himalayana.
Iniziamo con Gyantze, il Kum Bum che guarda gli uomini con distacco.
Proseguiamo per Shigatse, visitiamo il tempio Tashillampo splendido monastero che fu residenza del Panchen Lama. Deviazione per Sakya monastero di grande interesse.Passiamo per Lhatse, superiamo il passo La Pa La. Lo spettacolo paesaggistico è assicurato dalla bellezza delle montagne, dei laghi e soprattutto dall’altopiano stesso. Da Shegar tenteremo una puntata al Campo Base dell’Everest, poi Tingri, Nyalam e siamo al confine di Zhangnu, il Ponte dell’Amicizia, Kodari e Kathmandu, carichiamo le moto sui pallet aerei e in volo rientriamo in Italia. Chi vuole potrà restare alcuni giorni a Kathmandu.


L’ITINERARIO POTREBBE ESSERE REALIZZATO IN SENSO INVERSO


PIANO DEI VOLI


ITALIA - KATHMANDU 16 AGOSTO partenza nel tardo pomeriggio da Milano e in serata da Roma
KATHMANDU ITALIA 10 SETTEMBRE arrivo in serata


QUOTE DI PARTECIPAZIONE:
Pilota con moto Euro 3.760.00
Partecipante al seguito Euro 2.300.00
La quota comprende :

Il trasporto aereo del pilota o del partecipante al seguito e della moto dall’Italia a Kathmandu , per la moto sono escluse le spese di imbarco in Italia e a Kathmandu e le spese dello spedizioniere per l’operazione doganale, un veicolo di assistenza per il trasporto dei bagagli da Kathmandu alla frontiera cinese e viceversa , un pacchetto di servizi in Tibet comprendente i veicoli di appoggio, tutti i pasti e i pernottamenti in tenda fornita dalla organizzazione e il albergo o altra struttura ricettiva,tutti i pasti nel corso del raid (dove non disponibili in ristorantini vengono cucinati al campo da un cuoco), la guida cinese-tibetana , i permessi per l’itinerario specificato nel programma, i documenti di circolazione cinesi (patente e libretto del veicolo), la polizza infortuni e l’assistenza Europassistance, un road book. Il visto cinese.
La quota non comprende:
I pasti ed i pernottamenti in Nepal, il visto del Nepal che si prende in arrivo, il carburante per la propria moto che sara’ pagato localmente sulla base degli effettivi consumi mediante la costituzione di un fondo cassa comune.
CARNET DI PASSAGGIO IN DOGANA
Occorre il Carnet ACI possiamo provvedere noi al rilascio del documento e alla relativa fidejuassione bancaria per i costi e le relative istruzioni vedere istruzioni di seguito o :
http://www.viaggiavventurenelmondo.it/raid/spedizionemoto.pdf
PATENTE – Occorre la patente internazionale rivolgetevi ad un’agenzia o all’ACI



PROGRAMMA SOMMARIO DI VIAGGIO

Il raid potrebbe essere realizzato in senso inverso a quello pubblicato


ITALIA KATHMANDU - Le nostre moto sono gia’ partite e invieremo alcuni partecipanti qualche giorno prima per predisporre l’operazione di sdoganamento delle moto.
KATHMANDU Prendiamo contatto con il nostro corrispondente un giorno almeno di ambientamento, carichiamo i bagagli sul minibus di appoggio e predisponiamo ogni cosa per la partenza.
KATHMANDU KODARI ZHANG MU KM 120 ore 5 1/2 nette
Breve sosta ad un ufficio di polizia per i permessi ed in meno di mezz'ora siamo fuori città. Bei panorami di risaie, foreste e paesini di campagna, mentre cominciamo ad inoltrarci tra le montagne. Arrivo a Dulikel, su un colle da cui si gode una bella veduta dell'Himalaya Lunga discesa nella valle successiva, che seguiamo fino a sbucare nella valle del Sunkosi, arriviamo a Balephi e a Barabise, quindi a Kodarie e al Ponte dell'Amicizia, controllo passaporti ed entriamo in Tibet. Poi altri venti minuti di salita per Zhangmu, dove ci aspetta un nuovo controllo dei passaporti ed un controllo ai raggi x dei bagagli (mezz'ora).



ZHANG MU NYALAM LALUNG LA PEIKU TSO SAGA KM 265

Zhangmu - Nyalam (fuoristrada - 35 km - ore 1 1/2 nette)
Percorriamo la splendida valle che sale verso Nyalam, stretta e coperta da una fitta vegetazione, con alte cascate che scendono da tutte le parti. Facciamo molte soste e anche qualche tratto a piedi, per cercare di acclimatarci. Entriamo a Nyalam (3750 m),
Nyalam - Peiku Tso - Saga (fuoristrada - 230 km - 7 ore nette)
Partenza per il posto di controllo e sosta dopo venti minuti al piccolo monastero che custodisce la grotta di Milarepa. Sulle case del vicino villaggio si cominciano a vedere i colori di Sakya, il bianco, il rosso e il blu dei tre principali Bodhisattva. Stupendo panorama sulla sottostante vallata e le prime cime innevate. Continuiamo a salire tra lande desolate, finché non raggiungiamo il.vasto pianoro del Lalung La, a 5100 m. Vista stupenda sul Shisha Pangma, un 8000 . Ci fermiamo sul passo, segnalato da migliaia di bandiere delle preghiere, e iniziamo la discesa sulla pista secondaria del Peiku Tso, che scende stretta e ripida in un grande pianoro e aggira da nord tutto il massiccio del Shisha Pangma. Regione battuta da una carovane di nomadi, con molti yak. Aggiriamo il lago da sud e superiamo un colle a circa 4750 m. per poi scendere in una valle stretta, dove la strada peggiora, con molte buche. Altro passo della stessa altezza e nuova pianura, dove incrociamo la strada proveniente da Kirun. Superiamo un nuovo passo, a 4700 m, e dopo una sosta scendiamo in una vasta vallata verde, piena di greggi. Un ultimo colle di 4700 m, il Saka La (ore 17.30), immette infine nella valle dello Yarlung Tsang Po e siamo al traghetto, un paio di km a monte di Saga. Aspettiamo il nostro turno e raggiungiamo la sponda nord e in pochi minuti raggiungiamo Saga (4500 m) Sosta alla polizia e campo qualche km a nord del paese.

SAGA DRONG PA PARYANG KM 230 (fuoristrada - 230 km - 7 ore nette)

Partenza e dopo pochi km giriamo in una valletta a sinistra, superiamo due piccoli passi e scendiamo nell'ampia valle del Saka Tsangpo, con molti greggi di pecore e yak. Molti anche i guadi fangosi, giriamo a sinistra in una nuova vallata, che al suo termine sale al Dong La (5000 m.). Arriviamo al passo la strada migliora e porta in mezz'ora a Drongpa (140 km da Saga), dove saliamo al monastero: splendido panorama sul monastero, il villaggio e un'immensa piana verde, punteggiata di yak e tende di nomadi. Ripartiamo e attraversiamo il grande pianoro, al cui fondo è stata costruita la nuova Drongpa. La strada sale in una valletta a sinistra e peggiora notevolmente, con sassi e buche. Raggiungiamo un nuovo passo, che porta in una grande conca disseminata di dune di sabbia. A sud un lago, con lo sfondo delle vette Himalayane. Impieghiamo mezz'ora per raggiungere l'ultimo passo della giornata, dietro al quale si apre la grande piana di Prayang. (4650 m.), piccolo villaggio invaso dalle immondizie (90 km da Drongpa).

PARYANG MAYUM LA LAGO DI MANASAROVAR KM 280 (fuoristrada - 280 km - 7 ore nette)
Procediamo su una strada sconnessa verso nord-ovest , con piccoli guadi, e raggiungiamo il nuovo ponte sul Prayang Tsang Po. Dopo il ponte la strada migliora e corre tra grandi praterie verdi e gialle. Dopo altri 20 minuti arriviamo ad un grosso guado, largo 20 metri e profondo mezzo metro, che attraversiamo senza problemi. Continuiamo nella grande piana erbosa, guadando ripetutamente un torrente, poi deviamo in una valletta laterale. La strada migliora e raggiunge il nuovo ponte sul Mayum Tsang Po, presso un posto di controllo cinese. In poco meno di un'ora siamo sotto al Mayum La, dove c'è un campo di nomadi. Saliamo al passo (5150 m.), a cui segue una discesa sconnessa in una nuova piana erbosa, con un lago, che costeggiamo per circa mezz'ora. La pista è a tratti fangosa e attraversa diversi piccoli guadi, poi sale su una serie di modeste colline e diventa più larga e dura. Successione di vallate, colli e pianure, poi raggiungiamo l'ultimo colle, in vista del lago Manasarovar. Giro rituale attorno al cerchio formato da migliaia di bandiere delle preghiere e discesa al lago (2 km, quota 4560 m.), dove facciamo il campo.

 

LAGO DI MARASAROVAR CHIU GOMPA DARCHEN KM 65 (fuoristrada - 65 km - ore 2 1/2 nette)
Partiamo ed in pochi minuti torniamo sulla pista principale, superiamo il villaggio di Hor e prendiamo la deviazione a sinistra per il monastero di Chiu, che sale a un colle tra la piana di Barkha e il lago Manasarovar . Molti avvistamenti di animali, gazzelle, dundun (gru tibetane) e lepri. Arriviamo al Chiu Gompa, piccolo monastero arroccato su un picco roccioso di fronte al lago e circondato da diversi muri mani e infinite bandiere delle preghiere. Passaggio obbligato per Barkha, dove c'è un check point e proseguimento per Darchen (4650 m.), mentre si scopre finalmente il Kailash. Sistemazione nella locale guest-house e giro per il villaggio, piccolo e di scarso interesse, se non fosse per le migliaia di pellegrini, giunti da tutto il Tibet e sistemati in una grande tendopoli attorno al paese. Molti di loro sfoggiano i costumi tradizionali, con copricapi di turchese e pietre dure che scendono sulla schiena. C'è anche un mercatino, dedicato soprattutto ai pellegrini, con un paio di bancarelle di artigianato.

MONTE KAILASH Kora : Giro del monte sacro e della regione
Attorno al Kailash i pellegrini effettuano un kora o deambulazione rituale , un percorso di circa 53 km per il quale impiegano da 1 a 3 giorni dormendo lungo il percorso.
Con le nostre moto cercheremo di effettuare un percorso alternativo che ci permetta, nel rispetto della sacralita’ del luogo, di realizzare un giro attorno alla montagna sacra e rientrare quindi a Darchen.

DARCHEN PARYANG DRONG PA KM 350 (fuoristrada - 350 km - 9 ore nette)
Raggiungiamo il posto di controllo sul Mayum Tsang Po. Superiamo un guado e proseguiamo per Prayang quindi in un'ora siamo alla valle delle dune. Il panorama è stupendo. Usciamo dalla valle e scendiamo nella piana di Drongpa.

 

DRONGPA SAGA SANGSANG KM 340 (fuoristrada - 340 km - 9 ore nette)
In 40' siamo al Dong La e proseguiamo per Saga. Controllo di polizia e ripartiamo per Sangsang. Altro check point appena fuori città , la pista per qualche km costeggia a distanza lo Yarlung Tsang Po e poi piega a sinistra, inoltrandosi tra le montagne e salendo al Sampupu La (o Chardo La), a circa 5000 m. , discesa nella valle del Raka Tsang Po, con molti yak al pascolo, dove superiamo il bivio per la pista nord. Proseguiamo per Raka (4 km), e continuiamo in piano per una ventina di km, finché la pista comincia a salire sulla montagna a destra e raggiunge lo Yung La, a 5000 m. La pista peggiora e scende in una valle stretta, seguiamo la valle, fino a sbucare in un'ampia piana, percorsa ancora dal Raka Tsang Po. Attraversiamo la conca su una strada bruttissima e raggiungiamo di nuovo il fiume, che si infila in una bella gola rocciosa. Alla fine della gola, dopo una decina di km, abbandoniamo il Raka Tsang Po e risaliamo la valletta di un suo affluente di sinistra, che sale ad un nuovo passo di circa 4900 m (19.25). Una ventina di minuti di discesa ci portano finalmente nella conca di Sangsang (4500 m.), che percorriamo in piano per circa 20 km, con vari guadi fangosi.

SANGSANG LATZE SAKYA LHATZE KM 202 (fuoristrada - 255 km - 6 1/2 ore nette)
In 10 minuti attraversiamo la piana e cominciamo a salire verso il Sangsang Yung La. La strada è buona e siamo al passo, a 4750 m. Peggiora però in discesa, con frequenti attraversamenti di ruscelli; poi un'altra piana erbosa e nuova salita al Kar La (4700 m, ore 10.55). Nella successiva pianura la strada diventa disastrosa e segue per un certo tratto il greto di un torrente. Percorre poi una serie di valli strette, fino a sbucare nella conca di Kaga, con il bel lago Ngamring Tso. Raggiungiamo il Gang La, a quasi 4700 m, e scendiamo in una grande valle verde e ci fermiamo a Lulung bel villaggetto tibetano, con un piccolo gompa, sulle cui case ricompaiono i colori di Sakya. Proseguiamo su strada buona e veloce, che porta rapidamente alla grande piana di Lhatzé. Si cominciano ad incontrare alberi, praticamente inesistenti nel Tibet Occidentale. Trenta km di asfalto ci portano in 20 minuti al bivio per Sakya, dove la strada peggiora di colpo. Proseguiamo per Lhatzé.

 

LATZE SHIGATSE KM 150 (fuoristrada - 150 km - 4 ore nette)
Ormai siamo nella parte più facile del viaggio e possiamo fare i "turisti", con sistemazioni comode e tanto tempo per le visite. Partiamo e in un'ora saliamo allo Tzo La (4600 m.). L'asfalto termina all'inizio della salita, ma la strada si mantiene sempre in buone condizioni. Scendiamo nella successiva vallata, in gran parte coltivata e circondata da montagne contorte, e giungiamo a Shigatse (3900 m.), dove alloggiamo in un hotel lussuoso. Visitiamo il mercatino dell'artigianato, ai piedi dello Dzong, e saliamo sulla collina della fortezza . Prendiamo un sentierino che corre a mezzacosta e raggiunge le mura superiori del monastero, offrendo stupende vedute (1.5 km). Il sentiero fa parte del kora del Tashillumpo e incontriamo molti fedeli.
Visitiamo il Tashillumpo Andiamo allora ad assistere alle sfide di logica e filosofia tra i giovani monaci, che si tengono nel cortile del collegio filosofico. Visitiamo il complesso monastico tra i più importanti del Tibet.

SHIGATZE MARGYANG LHASA KM 278
Tappa di trasferimento per raggiungere la Citta’ Proibita di Lhasa con sosta a Yangbajain rinomata per le sue sorgenti di acqua calda al bivio della strada che porta ak Qimghai e Golmund,
noi prendiamo per Lhasa ed entriamo nella capitale del Tibet con le nostre moto

LHASA LA CITTA’ PROIBITA
Visita del Potala. Oggi non rimane quasi nulla dell’originario palazzo costruito nel 637 dal re Songtsen. Visita del Jokang e percorso del celebre circuito del Barkhor.
Visita al monastero di Drepung (16 KM), un tempo il più grande al mondo con i suoi 10.000 monaci. Nel pomeriggio visita del Norburlingka, il complesso dei palazzi d’estate del Dalai Lama. Visita al monastero di Ganden, (80 KM) situato a 4.500m slm, costruito nel 1417 è stato il primo monastero Gelugpa. Sosta al monastero di Sanga. Visita al monastero di Sera (15 KM) ed Al monastero femminile Ana Sangkhung.



LHASA – GONGKAR – YUMBULAGANG – TSETANG (220 KM 6 h)

Partiamo da Lhasa verso sud, Chushul passiamo presso l’aeroporto di Gongkar e proseguiamoi verso Tsetang. Quindi raggiungiamo i monasteri di Mindroling e Drolma Lhakhang. Il primo è il più grande e importante monastero Nyingmapa della provincia dell’U. Il secondo è un piccolo ma importante monastero buddista tibetano. Infine visitiamo la fortezza di Yumbulagang, considerata la più antica costruzione del Tibet. La posizione è veramente molto suggestiva ed è un impatto ideale con la realtà tibetana. Arriviamo quindi a Tsetang

TSETANG – SAMYE – TANDRUK – TSETANG (100km, 2h)
Visita al monastero di Samye, situato nella sabbiosa valle di cui porta il nome. Per raggiungerlo si deve effettuare una gradevole attraversata sul fiume Yarlung Tsangpo. Si prosegue per il monastero di Tandruk, uno dei più antichi monasteri buddisti del Tibet. Rientro a Tsetang.

TSETANG – GYANTSE (255km, 8h)
Attraverso il passo Kamba-la (4.794m slm) si arriva nella zona del lago Yamdrok-tso. Superato il passo Karo-la (5.045m slm) ci si dirige verso Gyantse con sosta al monastero di Ralung, veramente uno dei luoghi più incredibili del viaggio. Per arrivare al monastero si deve percorrere una pista appena battuta e si attraversano paesaggi d’incanto. viaggio.

GYANTSE – SHALU – SHIGATSE SHEGAR (375km, 9h)
A Gyantse visita allo dzong ed al monastero Pelkor Chode con il suo kumbum. Sosta al monastero di Shalu ed arrivo a Shigatse
Superato il passo Yulung-la (4.950m slm) si raggiunge Lhatse. Dopo il passo Gyatso-la si arriva quindi a Shegar.

SHEGAR – EVEREST BASE CAMP (75km, 6h)
Ci si dirige verso la vetta più alta del mondo e si raggiungere poi il campo base dell’Everest dove si pernotta in speciali tende. La strada presenta dei punti un po’ critici ma tutti superabili! Avremo la possibilita’ di vedere l’Everest in tutta la sua maestosità. Possibilita’ di pernottare nelle tende presso il campo base o nella guest house di fronte al monastero di Rongphu.

EVEREST BASE CAMP – ZHANGMU (240km, 9h)
Sosta al monastero di Rongphu da dove si gode una splendida vista sull’Everest. Superata Tingri ed i passi La Lung-la e Tung-la, si raggiunge la cittadina di Nyalam e quindi Zhangmu. Da Nyalam a Zhangmu la strada procede con una notevole pendenza. In pochi chilometri si arriva infatti ai 2.300m slm della città di confine.

ZHANGMU – BAKHTAPUR (110km, 4h)
Raggiungiamo il confine fra Cina e Nepal a Kodari e si ritorna verso Kathmandu. Disbrigo delle formalità doganali con ritiro della seconda copia del visto per la Cina e pagamento del visto d’ingresso per il Nepal. Visita della splendida Bakhtapur il sito più affascinante della valle con la sua Durbar Square, un mondo irreale dove il regista Bernardo Bertolucci ha girato parecchie scene del suo film "Il piccolo Budda".. Pernottamento in nell’albergo costruito da nostro corrispondente nepalese con il nostro contributo.

 

 

BAKHTAPUR – KATHMANDU (30km, 1h)
Imbarco delle moto un saluto a Kathmandu e alla sua splendida valle e partenza per l’Italia.

 


On the road again forever

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