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Cuba

Agosto 2014

Cuba è come l'isola che non c'è di Peter Pan: un luogo dove tutti possiamo ritrovare noi stessi e affrontare con spensieratezza le giornate.

I Cubani sono un popolo molto socievole e amabile! Si balla sempre, ovunque, quasi come se la danza e il ritmo fossero elementi primitivi, ancestrali, da sempre legati a quest'isola. Cuba è una terra di contraddizioni, è l'isola più grande del Caribe, una rosa meravigliosa e profumata ma con tante spine nel fianco. Ho parlato con tante persone diverse durante il viaggio (cuba discovery ndr): i giovani vogliono andar via, vedono il mondo intorno cambiare velocemente, senza poter far nulla; gli adulti, gli anziani sono ormai adagiati su un socialismo che di fatto non esiste più, logorato dall'interno, pronto ad implodere da un momento all'altro. La percezione che ho avuto è che della grande idea di Stato consegnata dal Lider Maximo Castro ormai sia rimasto ben poco, solo la propaganda e la facciata mantengono insieme i pezzi del puzzle: ognuno si organizza come meglio può, si cerca di espatriare o avere degli affari con gli stranieri. I colori, gli odori, la musica di questa Isla Bonita non li dimenticherò mai… Il nostro viaggio ha attraversato tutta Cuba, da nord a sud, per poi ritornare all'Habana: dal fascino decadente e tipicamente coloniale della capitale, dove abbiamo assaggiato ottimi sigari, ballato nella "casa della trova", bevuto del buon rum. Ci siamo diretti con il mitico pulmino della Viazul, e il nostro caro autista Orlando, a Trininad, forse la città più coloniale e spagnola di tutta l'isola, che sebbene sia molto suggestiva per i colori e i suoi mercatini a me non ha trafitto il cuore come a tanti. Ciò che invece mi ha colpito particolarmente è la parte sud di Cuba ovvero Santiago, che per certi aspetti, in positivo, mi ha ricordato Napoli (io sono napoletano ndr), e poi Baracoa. Ecco qui ho fatto gare di tuffi con dei ragazzi cubani, ho ballato per strada, mi sono fatto la doccia sotto una pioggia torrenziale e ho assaggiato forse il più buon mojito del viaggio in un piccolo e losco baretto in centro. Una notte, sempre a Baracoa, ero da solo, perso e non riuscivo più a tornare nella "casa particulares " dove ero ospite… mentre vagavo senza meta ho trovato un "veguero" di 86 anni Manolo il quale, acciaccato e stanco, si è alzato dalla sedia a dondolo nel terrazzo della sua casa, e mi ha accompagnato per le strade della città fino a casa mia. Il giorno dopo ho bevuto del rum a casa sua e tra le mille feste ci siamo salutati.
Ecco questa è Cuba. Non bastano le parole per spiegare il gesto del vecchietto… Io credo che molti che fanno questo viaggio vadano per il mare, che è meraviglioso intendiamoci, Caio Coco, Varadero, Playa Pilar, etc, ma io consiglio vivamente anche di osservare bene le città, le persone, i costumi che penso siano quasi unici nel mondo. Affrettatevi a visitarla è in continua evoluzione e ben presto, a mio avviso, anche questa isola che non c'è forse resterà un sogno, un idea che per anni è rimasta immutata ma che ora si appresta a volgere ad un cambiamento senza precedenti.

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